Qualche giorno fa ci ha lasciati Gigi Riva, una vera bandiera del calcio tricolore. Non solo per l’immenso talento, ma anche per la scelta coraggiosa e nobile di rifiutare le lusinghe dei grandi club che l’avrebbero ricoperto d’oro, preferendo restare fedele alla maglia e alla città che gli aveva dato notorietà: Cagliari.
Quanto è lontano quel calcio, ma anche quell’epoca e quell’Italia. Qualche giorno fa si è giocata la Supercoppa italiana a Riad, in pratica l’ennesima Coppa del Nonno inventata ad usum sponsor & tv, con pochissimi italiani sugli spalti e tanti arabi ignari di chi stesse giocando davanti ai loro occhi e forse anche di cosa stessero facendo…
Quanto ai mondiali di calcio in Arabia nel 2034 io stavolta non li vedrò manco col cavolo, questa è stata davvero la goccia che ha fatto traboccare il vaso. Hanno definitivamente ucciso la (loro) gallina dalle uova d’oro, pace.
Dopo averci fracassato i cabbasisi con partite ogni santo giorno, telecronisti sguaiati che a sentir loro pare stiano commentando sempre la finalissima del secolo, dopo singoli episodi di doping che non fanno mai emergere l’iceberg, dopo la Juventus che rinnova lautamente l’ingaggio ad un giocatore squalificato per calcio-scommesse, Vieri che si lamenta perché se la gente non fa abbonamenti alle “pay tv” gli amici suoi non possono mantenersi una Ferrari (quant’è più
affascinante la cara vecchia radiolina…), mancavano ora solo i beduini che si comprano i mondiali del 2034.
Sapete che vi dico, cari prìncipi col water dorato: ma teneteveli, insieme al puzzolente e decrepito petrolio, noi abbiamo di meglio da fare!!!
IL PALLONE FINITO NEI CESSI DORATI
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FUTURO IERI 
La casa reale araba unge bene chi deve fare certe scelte e per comprare il silenzio sul mancato rispetto dei diritti umani.
Come dicono molti giornalisti sportivi del calibro di Riccardo Cucchi e Francesco Repice.
Probabilmente non li guarderò nemmeno io, anche se so che alla fine ascolterò le radiocronache su radio1. Sempre che, fra l’altro, la Rai otterrà i diritti tv e la Nazionale si qualifecherà.
Gente come Vieri non è nemmeno degna di pulire le scarpe a Campioni come Riva (invidio chi all’epoca ha potuto vedere le sue imprese). Campioni anche dal lato umano.